Régimes et minorités
– Giovedì 12 aprile 2012, ore 18.30
Le Concert, 2009 – 120 min.
di Radu Mihaileanu
con: Mélanie Laurent, Aleksei Guskov, Dimitry Nazarov
Andreï Filipov è un direttore d’orchestra deposto dalla politica di Brežnev e derubato della musica e della bacchetta. Rifiutatosi di licenziare la sua orchestra, composta principalmente da musicisti ebrei, è costretto da trent’anni a spolverare e a lucidare la scrivania del nuovo e ottuso direttore del Bolshoi. Un fax indirizzato alla direzione del teatro è destinato a cambiare il corso della sua esistenza. Il Théâtre du Châtelet ha invitato l’orchestra del Bolshoi a suonare a Parigi. Impossessatosi illecitamente dell’invito concepisce il suo riscatto di artista, riunendo i componenti della sua vecchia orchestra e conducendoli sul palcoscenico francese sotto mentite spoglie. Scordati e ammaccati dal tempo e dalla rinuncia coatta alla musica, i musicisti accoglieranno la chiamata agli strumenti, stringendosi intorno al loro direttore e al primo violino. La loro vita e il loro concerto riprenderà da dove il regime li aveva interrotti, accordando finalmente presente e passato.
Giovedì 19 aprile 2012, ore 18.30
Va, vis et deviens, 2005 – 140 min.
di: Radu Mihaileanu
con: Yaël Abecassis, Roschdy Zem, Moshe Agazai
Centinaia di migliaia di Etiopi trovano rifugio nei campi profughi in Sudan. Gli Israeliani, con l`aiuto degli Americani, portano in salvo gli etiopi di origine ebrea, i Falasha. Un bambino viene salvato dalla madre che lo fa salire su un convoglio facendolo passare per ebreo. Verra´ adottato da una famiglia israeliana e crescera` con il desiderio di rivedere la madre misto al conflitto interiore dato dalla consapevolezza della non appartenenza alla comunità ebrea conscio solo del colore della sua pelle.
Giovedì 26 aprile 2012 ore 18.30
Trahir, 1993 – 103 min.
di: Radu Mihaileanu
con: Johan Leysen, Mireille Perrier, Alexandru Repan
In Romania, prima e durante Ceausescu. George Vlaicu, poeta e giornalista, viene arrestato per aver scritto un veemente articolo contro Stalin. Dopo 12 anni di isolamento e torture, un ispettore gli propone un compromesso: la sua collaborazione con la polizia segreta romena, la Securitate, in cambio della libertà e della pubblicazione di tutte le sue raccolte, senza alcuna censura. George Vlaicu accetta e viene liberato. Per tutta la vita, il poeta divenuto famoso e dissidente agli occhi dei suoi compatrioti, della sua famiglia, dovrà fare i conti con il suo altro volto, quello che odia, quello di traditore.