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Giorgio Caproni, il poeta traduttore di Charles Baudelaire.

Il poeta Giorgio Caproni (1912-1990), che ha così bene tradotto Les Fleurs du Mal di Baudelaire e di cui abbiamo utilizzato la traduzione per le poesie scelte dai 24 fotografi per la mostra Des photographes lisent Baudelaire (Alliance Française Bari 22 ottobre-19 novembre), ha anche scritto una poesia su Bari.

Prima di proporre questi versi, ricordiamo che ha tradotto Il Tempo ritrovato di Marcel Proust, su incarico di Natalia Ginsburg (Torino 1951), Poesie e prosa di René Char (Milano 1962), nonchè, con Rodolf Wilcok, Tutto il teatro di Jean Genet (Milano 1971).

Nelle sue poesie canta la madre e la città natale (Livorno), il viaggio, il linguaggio.

Per il finissage della mostra, vogliamo “ringraziare” il poeta-traduttore di Baudelaire, pubblicando la sua poesia su Bari. Un breve passaggio, negli anni 1940, prima di approdare in Albania.

Quanti gabbiani chiari
– bianchi, neri – a Bari!

Sul mare che pullulava
di polpi teneri, urlava
(lungo la palizzata
freddissima e soleggiata)
il cuore sbigottito
in un silenzio inaudito.

Mio padre era finito
e solo (a letto) a Bari.
E s’io non muovevo un dito
per lui, gli autobus (rari
sul lungomare) umani
avevano di quei gabbiani
gli squittii rotti – a Bari.

Assaporava molluschi
la guardia di finanza:
guardava con gli occhi lustri
il collo d’una ragazza.

Ma io ero da me via,
e di passaggio, a Bari:
piangevo in quell’Albania
di gabbiani – di ali.

L’Associazione Culturale Italo Francese - Alliance Française di Bari è stata fondata nel 1955 con la missione di attuare qualsiasi iniziativa intesa a incrementare la migliore reciproca conoscenza e la maggiore cordiale amicizia fra le due nazioni, favorendo, in particolar modo, i rapporti culturali tra l’Italia meridionale e la Francia sotto tutti gli aspetti: linguistico, letterario, scientifico, storico, giuridico, economico, artistico.